venerdì 1 febbraio 2013

Strozzati dalle strisce blu - pubblicato sul Gazzettino di Giarre del 15 Dicembre 2012


Storie di ordinaria follia per gli stalli che vessano gli utenti ed asfissiano le attività commerciali.
La viabilità della città di Giarre è stata sempre oggetto di grandi riflessioni in tutti questi anni. Durante la sindacatura Russo, negli anni 80, una tangenziale esterna avrebbe collegato contrada Coste all’abitato di Santa Maria La Strada; lo stesso progetto fu rivisto dall’attuale amministrazione Sodano sin dal 2004 come via di fuga, anche con il tentativo di ottenere il finanziamento dalla protezione civile, ma mai diventato attuativo. Altri progetti cercano di alleggerire il traffico sulla nazionale che attraversa Giarre: “l’Intercomunale Jonica” ed il Casello di Mascali.
Alla questione viabilità è strettamente legato il problema delle strisce blu che, impiegate ormai nelle maggiori città italiane per ordinare il traffico all’interno delle vie cittadine, si sono trasformate in un vero e proprio business per l’ente comunale: ne è la riprova il numero delle multe elevate (circa 9200 quelle comminate nel 2011) agli utenti che non rispettano le regole.
Eppure numerosi multati asseriscono di essere vittima di un sistema “vessatorio” dove i loro “carnefici” sono affamati dalla voglia irrefrenabile di compilare i blocchetti delle multe nel minor tempo possibile ed ottenere, per “premio”, la riconferma del loro posto di lavoro. Utenti infatti riferiscono di non avere il tempo sufficiente per raggiungere la colonnina dove si acquista il biglietto per la sosta e lamentano l’assenza di un tempo ragionevole – la tolleranza - per provvedere al rinnovo del biglietto scaduto. A gravare sugli utenti è l’entità della multa (che compresa la tariffa evasa supera i 45€) oltre alla difformità di trattamento rispetto, ad esempio, alla vicina Riposto dove gli utenti multati sono chiamati a pagare esclusivamente la tariffa evasa di 5€.
Detto ciò sembrerebbe che i dipendenti della società di parcheggi siano aguzzini ma in realtà anche loro, oltre a dover portare risultati, sono esposti agli agenti atmosferici e rischiano giornalmente aggressioni non solo di natura psicologica da parte dei multati.
I grandi penalizzati sono anche le attività commerciali che si vedono scappare avventori con la frase di rito: “non verrò più a Giarre, nonostante la sua gentilezza, preferirò i centri dove non prendo la multa”.
A Giarre le strisce blu nascono da una finanzia di progetto dove i soggetti implicati, oltre all’ente comunale e la società dei parcheggi, sono le banche che hanno finanziato il completamento dell’incompiuto parcheggio multipiano “Jolanda”. Per l’ultimazione era prevista una spesa di 2.000.000 di euro e l’amministrazione comunale, in contropartita, ha messo a disposizione 600 stalli nel centro storico per 40 anni, oltre ad una serie di altre compensazioni previste sul contratto per il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario.
Quella di legare Giarre a 40 anni di strisce blu appare agli occhi di tanti una scelta scellerata, così come viene definito “capestro” il contratto siglato tra l’amministrazione Sodano e la società che gestisce la sosta, anche in virtù della lunga durata del rapporto. Superiore al necessario appare inoltre, ai tanti, la cifra necessaria per il completamento dell’opera.
Dall’apertura del multipiano Jolanda, avvenuta nel dicembre 2010, i rapporti tra i soggetti firmatari del contratto si sono incrinati, probabilmente a causa di incomprensioni e dell’evidente disimpegno dell’amministrazione comunale, che si è trovata anche a dover dare delle risposte alla cittadinanza e alle associazioni del territorio. L’Associazione dei commercianti, Confcommercio, consapevole dell’importanza dei parcheggi, ma anche di come la gestione delle strisce penalizzano le attività commerciali, ha infatti contestato, in numerose occasioni e assieme alla “Rete delle associazioni” l’estrema pressione delle strisce blu nel centro cittadino, l’entità delle multe, l’assenza di tolleranza per gli utenti che non espongono il tagliando o che devono provvedere al rinnovo, l’assenza di abbonamenti per residenti previsti, come da contratto. Persino una petizione diretta al Consiglio comunale e al Sindaco nel novembre del 2011, ha trovato risposte poco esaustive solo dopo circa 6 mesi, dopo una serie di rimpalli tra il consiglio, le commissioni consiliari, la Giunta e gli uffici competenti.
Alla richiesta di riduzione delle multe c’è chi, tra i dirigenti del comune, ha parlato di “danno erariale”, dimenticando che le attività commerciali, a seguito la riduzione delle vendite anche per colpa delle strisce blu, entrano in crisi e diventano incapaci di pagare le tasse comunale oltre a rischiare la chiusura.
La questione delle strisce blu è diventata ancora più complessa poiché negli scorsi mesi Giarre Parcheggi ha presentato un decreto ingiuntivo di 200.000 € poiché l’ente Comunale, tra le tante, non ha versato le percentuali spettanti alla società dei parcheggi provenienti dalle multe e per i 112 stalli che da maggio del 2010 sono stati cessati dall’area dell’ospedale di Giarre e mai ricollocati in altre aree della città. A tale richiesta l’Amministrazione comunale ha risposto con un’azione legale dove l’ente chiede alla Giarre Parcheggi il pagamento della TOSAP, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico.
Da parte sua Giarre Parcheggi asserisce che in tal senso nulla è dovuto perché non previsto dal contratto.
La sensazione è quella che con questo atto l’Amministrazione comunale abbia semplicemente preso tempo per consegnare questa patata bollente, viste le imminenti elezioni, ai futuri amministratori ed ottenere un altro beneficio: trasferire sui prossimi bilanci i costi per quanto spettante a Giarre Parcheggi; nel contempo l’ente comunale, non disponendo di un ufficio legale, sostiene altre spese legali, (che si aggiungono agli altri 5 500.000 euro di spese della stessa natura che l’ente ha speso negli ultimi 9 anni di amministrazione Sodano): così i maggiori oneri a carico dell’ente si rifletteranno inevitabilmente sulla già disastrata situazione finanziaria e, conseguentemente sulle tasche dei cittadini, ormai incapaci di sostenere una tale pressione fiscale. .  

Armando Castorina

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