mercoledì 3 novembre 2010

Mafia e appalti, 48 arresti In manette Fausto Fagone

Cosa nostra etnea controllava le gare pubbliche con la complicità dell'amministrazione: tra i fermati anche il deputato regionale del Pid, il consigliere provinciale Udc Sangiorgi, l'assessore di Palagonia Tomasello e l'imprenditore di Ramacca Ilardi







CATANIA - Un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 48 indagati, tra esponenti di spicco di Cosa nostra e amministratori, è stata eseguita la notte scorsa da carabinieri del Ros tra Sicilia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Militari dell'Arma hanno anche sequestrato beni per circa 400 milioni di euro. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore capo Vincenzo D'Agata, e dai magistrati della Dda Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito, Antonino Fanara e Iole Boscarino.

Il provvedimento, emesso dal gip Luigi Lombardo su richiesta della Dda della Procura di Catania, riguarda esponenti di spicco di Cosa nostra, pubblici amministratori e imprenditori del capoluogo etneo. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, omicidio, estorsioni e rapine.

Tra gli arrestati c'e anche il deputato regionale dei Popolari Italia domani (Pid) Fausto Fagone. Provvedimenti restrittivi sono stati emessi anche nei confronti del consigliere della Provincia di Catania dell'Udc, Antonino Sangiorgi, dell' assessore del Comune di Palagonia, Giuseppe Tomasello, e dell' imprenditore e assessore al Comune di Ramacca, Francesco Ilardi. Il gip Luigi Barone ha rigettato la richiesta di arresto avanzata dalla Procura nei confronti del deputato regionale ex Pdl Sicilia e adesso Gruppo misto Giovanni Cristaudo.

In manette anche l'avvocato civilista Agatino Santagati. Militari dell'Arma hanno effettuato una perquisizione nel suo studio. Secondo l'accusa, il legale avrebbe avuto un ruolo di collegamento tra alcuni imprenditori ed esponenti di Cosa nostra nel capoluogo etneo nell'acquisto del parco commerciale La Tenutella. Con lui sono stati arrestati anche due imprenditori: Giovanni D'Urso e Rosario Ragusa. Dalle indagini coordinate dal Dda della Procura di Catania sarebbero emersi contatti tra gli imprenditori, l'avvocato e due esponenti della famiglia Santapaola: Francesco Marsiglione e Mario Ercolano.

Nell'ambito dell'inchiesta Iblis, la Procura di Catania ha chiesto anche il sequestro del centro commerciale Le Tenutelle ma il gip Luigi Barone lo ha rigettato perchè è di proprietà di persone completamente estranee all'inchiesta.

Le indagini dei carabinieri del Ros hanno ricostruito le recenti dinamiche di Cosa nostra etnea, documentandone gli interessi criminali e le infiltrazioni negli appalti pubblici, mediante una capillare rete collusiva nella pubblica amministrazione. Contemporaneamente agli arresti militari dell'Arma hanno eseguito il sequestrato di beni per almeno 400 milioni di euro, comprendenti l'intero circuito economico di imprese, complessi commerciali, fabbricati e beni mobili dei sodalizi indagati.

Fausto Fagone, 44 anni, originario di Palermo, laureato in Economia, è un consulente finanziario.
È deputato regionale dell'Udc in Sicilia dal 2006, ed è al suo secondo mandato. Dal 28 settembre scorso ha aderito al partito dei Popolari Italia domani (Pid), nato dalla scissione del gruppo di Saverio Romano e Salvatore Cuffaro dall'Udc. È presidente della commissione Cultura, Formazione e lavoro dell'Ars.

In passato è stato sindaco di Palagonia, grosso centro agricolo della Piana di Catania famoso per le arance, incarico che era stato ricoperto dal padre, Salvino. E in qualità di sindaco di Palagonia, su richiesta del procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano, il  28 giugno scorso Fausto Fagone è stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio, truffa aggravata, falso materiale e ideologico, e frode in pubblica fornitura, assieme a due funzionari comunali e a due imprenditori, nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nella concessione dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel paese.

Giovanni Cristaudo, 66 anni, geometra, funzionario delle imposte dirette, è deputato regionale dal 2001, ricoprendo tre legislature. Fino al 2006 è stato segretario della commissione Statuto e riforme istituzionali. Eletto in Forza Italia è poi passato al Pdl. È successivamente confluito nel Pdl-Sicilia di Gianfranco Miccichè, e ha seguito il sottosegretario nel Partito del Sud.

In passato Cristaudo è stato più volte assessore comunale a Catania. La sua prima esperienza risale al 1988. È stato per due volte al centro di inchieste della Procura etnea per presunte irregolarità amministrative ma è stato sempre prosciolto in sede di udienza preliminare.
03/11/2010
La Sicilia

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