mercoledì 3 novembre 2010

Festival bipartisan per l'Unità d'Italia Si canteranno "Bella Ciao" e "Giovinezza"


Gli inni partigiano e fascista protagonisti della serata celebrativa dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il direttore artistico Mazzi: "Il significato è solo artistico, non politico". Novità nel regolamento: limato il televoto, la "golden share" della sala stampa potrà cambiare il volto della classifica. E Sanremo Giovani diventa un format

ROMA - Per Sanremo 2011 la direzione artistica del Festival introduce importanti novità nel regolamento, limando il peso di un televoto che tanto ha fatto discutere la scorsa edizione, ma annuncia anche una serata-evento ad alto rischio di polemiche. Giovedi 17 febbraio, per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, i Big in gara canteranno canzoni popolari che "hanno fatto la storia del Paese". Tra queste, l'inno partigiano Bella Ciao e quello fascista Giovinezza. I due titoli trapelano a margine della conferenza di presentazione del regolamento con il direttore artistico Gianmarco Mazzi e il conduttore Gianni Morandi.

"Giovinezza? Una goliardata". Spezzando il riserbo iniziale, Morandi si dice certo che "sul palco si canterà Bella Ciao" e che "troveremo più di un cantante disposto a farlo. Il 17 febbraio è poi una data significativa visto che anticipa di un mese esatto, 17 marzo, la data scelta per festeggiare la ricorrenza. Saranno brani che raccontano la storia dell'Unità d'Italia, le contestazioni, il boom economico". A seguire, come in ossequio a una par condicio sanremese, ecco Mazzi annunciare anche Giovinezza, "passata alla storia come inno del Ventennio ma nata come canzone della goliardia toscana ai primi del Novecento".

Mazzi: "Non dobbiamo avere paura delle canzoni". Il direttore artistico del Festival sa benissimo quale acrobazia si celi dietro la scelta bipartisan di cantare Bella Ciao e Giovinezza. Nei brani dovrebbero rispecchiarsi, e riconciliarsi, i popoli di sinistra e di destra ma il rischio è di rinnovare fratture e agitare la polemica sul diverso ruolo e peso di partigiani e repubblichini nelle sorti dell'Italia successive alla dittatura mussoliniana e al disastro della guerra. Il direttore artistico prova a spegnere i fuochi sul nascere. "Il significato è artistico e non politico. Se vogliamo cantare canzoni della nostra storia non dobbiamo aver paura di cosa rappresentano ma dobbiamo tener conto dell'importanza artistica che hanno avuto e che hanno. Saranno vere e proprie performance, con acconciature e costumi dell'epoca - spiega ancora il direttore artistico della manifestazione canora - a fine serata il pubblico decreterà il vincitore della serata". Una votazione, precisa Morandi, "che potrebbe influenzare il risultato finale del festival e non escludiamo che questi brani possano essere raccolti in un cd commemorativo".

Mazza: "Nessuna censura". Il direttore della prima rete Rai, Mauro Mazza, conferma che le modalità della serata celebrativa dell'Unità d'Italia a Sanremo sono state "pianificate con la direzione di Raiuno" e si dice anche d'accordo sulla scelta delle canzoni citate da Morandi e Mazzi. E aggiunge: "Mi viene in mente anche Va' pensiero. Sanremo deve ripercorrere la storia intera, senza censure e senza cesure".

"Belen-Canalis artiste, non solo bellissime". Morandi anticipa la "mission" di due partner da lui formemente volute: Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis. "Vogliono mettersi in gioco come artiste e non solo come donne bellissime - spiega il cantante e conduttore del Festival - sono molto motivate e si preparano a cantare e a ballare sul palco. Noi cercheremo di farle venire fuori per le loro capacità. Non dimentichiamo che ci sono anche Luca e Paolo (delle Iene, ndr), due grandi artisti che sicuramente ci sorprenderanno".

Le novità del regolamento. Una delle immagini consegnate alla storia del festival nel 2010 fu il famigerato lancio degli spartiti da parte di orchestrali nauseati dai verdetti di un televoto che spedì sul podio Emanuele Filiberto a spese della vincitrice morale Malika Ayane. La scena non dovrebbe più ripetersi. Il nuovo regolamento stempera il peso del voto popolare, bilanciandolo con quello della giuria telescopica e quello dell'orchestra e introducendo il voto della sala stampa e della Giuria Radio nel rush finale della gara.

Sanremo Giovani, prova di format. "Trasformeremo Sanremo Giovani 2011 in un format, sarà un esperimento, vedremo se darà risultati positivi". Annuncia ancora il direttore artistico Gianmarco Mazzi. Sarà una sfida lunga due mesi per scoprire sei artisti che, insieme ai due selezionati dal concorso 'AreaSanremo', andranno a comporre il cast degli otto 'giovani' in gara al Festival. La prima fase della gara si apre oggi e dura fino a mercoledì 1 dicembre. Tutti gli artisti interessati a partecipare a Sanremo Giovani 2011 potranno inviare, da subito fino a mercoledì 1 dicembre, le loro canzoni al sito dedicato della Rai 1 dove troveranno anche tutte le "regole del gioco".

Le reazioni

Bersani incredulo: "Se la vedranno con noi". "Ma siete sicuri? Non ci credo, non è possibile...se fosse vero dovrebbero vedersela con noi". E' la reazione del segretario del Pd Pier Luigi Bersani alla notizia che al festival di Sanremo, nella serata dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, saranno cantate Bella Ciao e Giovinezza.

La Russa: "Basta avere coda di paglia".  Per Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, "non c'è pericolo di equiparazione storica" tra Bella ciao e Giovinezza al Festival di Sanremo. "E comunque basta con l'avere la coda di paglia- taglia corto La Russa -: milioni di italiani le hanno cantate". La Russa rivendica addirittura l'idea, proposta agli organizzatori, "di dedicare una serata del Festival di Sanremo al 150° anniversario dell'Unità d'Italia, in termini di rievocazione musicale. Quanto alla scelta delle canzoni e degli artisti, mi è del tutto estranea e la domanda su eventuali polemiche cui possano prestare il fianco queste scelte va girata agli stessi organizzatori".

Mussolini: "Cosa c'entrano col Festival?"
.  "Non capisco cosa c'entrino Bella Ciao e Giovinezza con Sanremo". Per Alessandra Mussolini l'idea degli organizzatori è "sbagliata: la gente vuole vedere Sanremo per distrarsi, per ascoltare la musica e prendersi due ore di pausa dai problemi di tutti i giorni. Noi invece che facciamo? La buttiamo in politica e facciamo diventare seriosa una cosa leggera. Mi dispiace ma quest'anno non lo vedo. Anzi no, faccio una proposta: io e Diliberto andiamo al teatro Ariston, io canto Bella ciao e lui Giovinezza...".

Storace: "Giovinezza, tonificante per Auditel". "E' difficile comprendere le note stonate su Giovinezza. E' così bella... Credo sarebbe un tonificante anche per l'Auditel...". Così il leader de la Destra, Francesco Storace.

Raimondo Ricci (Anpi): "Inaccettabile"
. ''Bella Ciao è legata alla Resistenza, Giovinezza è un inno fascista. E' veramente intollerabile che si cerchi di alterare la storia d'Italia in questo modo, con un'equiparazione tra fascismo e antifascismo". Lo sottolinea all'AdnKronos Raimondo Ricci, presidente nazionale dell'Anpi. "La Resistenza è stata la salvezza dell'Italia - rimarca Ricci -, il fascismo è stato la rovina di questo Paese. Metterli sullo stesso piano è inaccettabile".

Tremaglia (Fli): "Inutile operazione nostalgia". "Non ne capisco l'utilità, mi sembra solo un'operazione nostalgia". Così Mirko Tremaglia, parlamentare di Futuro e Libertà, che aderì all'età di 17 anni alla Repubblica sociale italiana.

Peluffo (Pd): "Strisciante revisionismo". Il deputato Pd Vinicio Peluffo, componente della commissione vigilanza Rai, liquida la proposta di Mazzi come uno "spregevole tentativo di strisciante revisionismo che vorrebbe pensare di avvicinare il canto dei partigiani all'inno della gioventù fascista". Cantare Giovinezza a Sanremo significherebbe, per Peluffo, "insultare tutti coloro che sono caduti per liberare l'Italia dalla dittatura".

Giovani Pcdi-Fds: "Vergogna". "Mazzi non si smentisce mai: accostare Giovinezza a Bella Ciao è una vergogna colossale". E' il commento di Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci - Fds, che prosegue: '''Bella Ciao è il canto di tutta l'Italia libera e democratica, non si capisce perché si debba cantare una canzone legata indissolubilmente al Ventennio". "La verità - conclude - è che anche quest'anno Sanremo sarà in piena linea con la Rai di questi tempi da fine impero".

Franco (Lega): "Canzoni non rappresentano valori condivisi". Gianmarco Mazzi attribuisce "a queste canzoni valori comunemente condivisi. Così non è e la storia di queste musiche lo dimostra". Così Paolo Franco, senatore della Lega Nord. "Si tratta - continua il senatore vicentino - di un assaggio dei festeggiamenti dell'anno prossimo, che, in nome dell'unità di facciata, mancheranno di rappresentare i veri sentimenti dei Popoli che ancora oggi attendono di comprendere le motivazioni che hanno condotto al giogo del centralismo romano, a una emigrazione biblica quasi secolare che ha perduto le migliori forze giovani del nord quanto del sud, a una devastante dittatura, a due guerre mondiali".

"Chi canterà Giovinezza?". Se lo chiede un altro senatore della Lega, Giuseppe Leoni. "Forse un vecchio capomanipolo della milizia? Basta con queste barzellette, si canti piuttosto il Va Pensiero, bello da ascoltare, trasmette emozione e commozione". "Giovinezza è una canzoncina che ricorda un periodo buio della storia di questo Paese - conclude Leoni -. Con il motivo del Ventennio si giustifica un momento che agli italiani ha dato solo sofferenze e sangue. Se lo potevano risparmiare".

Tranfaglia (Idv): "Ritorno a retorica fascista".  Le dichiarazioni di Mazzi "rappresentano in questo momento un ritorno alla retorica fascista che gli italiani speravano di aver archiviato con la lotta di liberazione più di 70 anni fa". E' il commento di Nicola Tranfaglia, storico e responsabile nazionale del dipartimento Cultura per l'Italia dei Valori. "Il pericolo di questo revival è grande - continua Tranfaglia - in un'Italia ancora piena dei mali storici della nostra storia: mafia, trasformismo, clientelismo, adorazione del dittatore".

Ferrero (Prc-Fds): "Un insulto ai morti". Accostare Bella Ciao e Giovinezza è "un'idea aberrante" afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc/Federazione della sinistra. "Sulle note di Giovinezza è cresciuta la dittatura fascista e sono state deportate nei campi di concentramento migliaia e migliaia di persone - sostiene Ferrero -. Vi sono parti della nostra storia patria che non possono essere sdoganate sotto forma di fenomeni di costume. Accostare Giovinezza e Bella Ciao significa mettere sullo stesso piano fascisti e partigiani, torturatori e torturati. E' un insulto a tutti coloro che sono morti per liberare il nostro paese dalla barbarie nazifascista".

Diliberto (Pdci-Fds): "Esposto contro Giovinezza all'Ariston". "Presenterò un esposto alla Procura della Repubblica competente per valutare se non ci siano gli estremi del reato di apologia di fascismo se si canta Giovinezza all'Ariston. Bella ciao è un canto della Resistenza, la puoi cantare dovunque. Giovinezza è un'offesa ai morti della Resistenza". Lo annuncia Oliviero Diliberto, segretario Pdci-Fds.




 
(03 novembre 2010)

Repubblicaweb

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