L'Etna ritorna nella sua ordinaria fase esplosiva che provoca cenere e lapilli sui paese etnei e non solo. La nube di cenere ha raggiunto diverse parti della Sicilia nei giorni scorsi e non sembra assolutamente interrompersi. Come già affrontato la questione, alla quale nessuno può opporsi, è un ordinario fenomeno alla quale pare dobbiamo abituarci per i prossimi tempi a venire. Analogamente a Giarre abbiamo già assistito al problema della pulizia delle strade e alla rimozione di tutti i cumuli e sacchetti che la gente rimuove dalle proprie abitazione. Questione che non riguarda solo Giarre e ivi avendo una valenza territoriale più ampia è opportuno che metta i comuni in condizione di essere autosufficienti alla rimozione dell'incombenza naturale. Insomma un pò come si fa con la neve che comuni e provincie posseggono mezzi spargi sale e spalaneve è necessario che i comuni e le provincie posseggano mezzi per la rimozione di sabbia e lapilli. Nulla di eccezionale insomma trattandosi spesso di mezzi abbastanza normali (bob-cat, camion, e al massimo spazzatrici opportunamente equipaggiate). Stranamente però pare ciò non avvenga, anzi i comuni (che lamentano le casse sempre vuote e provano a fare cassa con tutto) preferisco affidare i lavori di volta in volta a ditte esterne, incaricate sul momento a fior di quattrini.
Giarre, ulteriore caduta di lapilli e cenere. Circolazione e viabilità compromessi |
Tutto questo nonostante si riconosca il forte problema per la viabilità, il disordine delle nostre città senza pari, il pericolo -e i relativi costi di pulizia- di otturazione di tombini e grondaie dei luoghi pubblici. Pare a nessuno importi della salute dei cittadini che in questi giorni sono costretti a respirare le sottilissime polveri.
Concetto Barone
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