martedì 9 aprile 2013

Pro Loco setta o realtà?

Poche mattine fa, passando da Via Callipoli incrocio con lo sguardo un enorme manifesto: "Zappalà". Trattandosi della facciata della Pro Loco cittadina penso subito ad un gesto di sponsorizzazione del noto marchio caseario della limitrofa Zafferana, che quasi potrebbe rientrare nella mission della Pro Loco (parte riguardante prodotti tipici ed enogastronomici del territorio). Ma inverosimile si tratta di un manifesto elettorale inneggiante l'attuale presidente dell'associazione turistica. Il presidente Salvo Zappalà (attualmente consigliere a Giarre) oramai è un veterano della situazione di Giarre e non si capisce quasi se sia nato prima come consigliere comunale o come presidente della Pro Loco.

La mia indignazione non ha freno, e ivi tirato prontamente quello della mia vettura, scatto una foto ricordo. La foto ritrae il palazzo dove è ospitata la Pro Loco e i due manifesti para-elettorali con Zappalà candidato al consiglio comunale, con al posto della data delle elezioni una serie di rattoppi che non mostrano la data (forse è anni che viene riutilizzata?). Nessun simbolo politico appare, come a indicare che non ha ancora preso una decisione precisa o che non vuole svelarci la sua appartenenza. Indubbiamente ricorre nel manifesto alla titolarità della presidenza della Pro Loco cittadina.

La foto finisce subito sul social network Facebook e si scatena una baraonda di condivisioni, di apprezzamenti e di "Mi Piace", i quali criticano aspramente le scelte di Zappalà e rimarcano la perseveranza al consiglio e il probabile doppio ruolo nelle due professioni: conflitto di interesse? Invito pubblicamente, come fatto su Facebook, a chiedere le dimissioni di Zappalà alla presidenza di una così nobile associazione, quale la Pro Loco, e ivi di poter in tutta serenità correre al neo rinnovo del consiglio comunale. L'invito va esteso anche ai suoi associati al fine di non dare impronta politica all'associazione.


Pro Loco zappaliana - Giarre
Non passano nemmeno 24 ore che giunge una dichiarazione del presidente Zappalà dal profilo Facebook dell'associazione Pro Loco. Nella nota precisa: "E' opportuno evidenziare in premessa che la tanto nobile associazione, da me presieduta, portata ad altissimi livelli con risultati tangibili da tutti riconosciuti, ha sempre operato nell'interesse della collettività e nello spirito di promuovere la città. Detto ciò, a fronte di sterili quanto insignificanti polemiche apparse su Facebook, ad opera di qualche soggetto perditempo, faccio presente che la suddetta Associazione ha sede presso una struttura di mia proprietà, anche se dovrebbe essere il Comune a fornire una sede alla Pro Loco. Questo per non gravare ancora di più le spese già alte dell'Ente. Lo svolgimento del ruolo del Presidente non è remunerato, ma è solo volontariato. Riguardo alla politica, sono sempre stato uno che lavora e non vive di gloria riflessa. All'apertura della nuova Pro Loco, 2001, eravamo solo in 6, oggi contiamo oltre 2 mila soci e il dato, decisamente entusiasmante, si commenta da sè. Purtroppo l'invidia è una brutta carogna. Grazie a tutti per l'attenzione."
Zappalà prova a chiarire

Visto l'esorbitante numero di aderenti mi sembrerà assurdo pensare che per anni il presidente è sempre il medesimo. Come già fatto in tante altre occasioni, chiederò alla Pro Loco di Giarre PUBBLICAMENTE di voler accettare la mia adesione a socio e ivi di poter così sfatare la presunta idea che possa trattarsi di un sistema settario di associazionismo, e sono certo che il presidente protempore (forse) Zappalà non potrà rifiutare.

Parlando per onestà intellettuale, credo che presiedere la Pro Loco ed essere allo stesso tempo consigliere nel medesimo Comune, e vantarsi di titoli e cariche di un'associazione, la quale ogni anno percepisce contributi ed organizza eventi vari e spettacoli (come è giusto che sia) per il medesimo Ente possa chiaramente apparire un evidente "conflitto di interessi" e ivi risultare inqualificabile in materia.


Concetto Barone

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