domenica 28 aprile 2013

Nota stampa RBC merito affissione selvaggia a Riposto

In data 10 aprile, dopo aver visto lo scempio causato dall' affissione totalmente abusiva di manifesti dell'attuale sindaco, non essendo timbrati e la maggior parte messi in spazi non idonei come muri, cabine elettriche, raccoglitori di indumenti, il sindaco risponde: " In riferimento alle affissioni, si precisa che è stata regolarmente versata al Comune di Riposto la tassa per le affissioni pubblicitarie per numero 100 Manifesti tanto quanto ne sono stati affissi. Inoltre, fino alla presentazione delle liste, 9 MAGGIO circa, i manifesti possono essere affissi negli spazi della normale pubblicità. Sarà mia cura fare in modo che la prossima volta vengano utilizzati gli spazi adibiti alla pubblica affissione", fonte sua pagina fb in data 10 Aprile. Il comitato RBC ha detto sottolineato ad un'assessore come il tutto fosse denigrante per un paese, ma davamo fiducia al sindaco per il futuro nonostante la sua dichiarazione mettesse in risalto la mancanza di professionalità di un impiegato comunale, il quale nonostante la tassa pagata - come il sindaco dice- non ha timbrato i manifesti. Speriamo che il sindaco abbia conservato la ricevuta della tassa pagata, poiché ci sembra strano che chi ha portato i manifesti all'ufficio non se li sia fatto timbrare dato che è per questo che lì ci si reca. Dopo circa una settimana il sindaco attua lo stesso modus operandi ed aggiunge al precedente scempio circa ulteriori 100 manifesti, tutti senza timbro e la maggior parte fuori dai pannelli; quindi sarà accaduto un ulteriore problema all'ufficio che non ha timbrato neanche questi manifesti mentre il sindaco si è dimenticato cosa aveva dichiarato una settimana prima. Intanto escono manifesti di ordinanze e comunicazioni comunali che piuttosto che essere affissi negli spazi adibiti sono regolarmente affissi sui muri quindi anche il comune affigge abusivamente. Ma chi deve controllare? Deve controllare il sindaco attraverso i vigili urbani. Quindi sia per i manifesti privati che Spitaleri ha affisso sia per i manifesti comunali il controllato ed il controllore coincidono. Ma la storia non finisce qui perchè nella notte tra venerdì e sabato il sindaco ritiene di aver sporcato poco la città e ripassa per la terza volta ad affiggere senza timbro e in luoghi non idonei: sembra che qui ci sia qualcuno che di settimana in settimana dimentica quali sono le leggi e di chi è compito farle rispettare. Anche il candidato a sindaco Caragliano esce con i suoi manifesti, la maggior parte timbrati, ma qualcuno finisce sui muri, sopra i murales contro la mafia e in altri spazi non legali. In questo caso la colpa viene data alla ditta e vengono subito rimossi. Nel vedere che si continua nell'illegalità RBC informa che per l'ennesima volta non si sono rispettate le regole. Rbc sabato 27 ha presentato il proprio candidato a sindaco e con la nostra piccola economia, non essendoci partiti alle spalle, venerdì 26/04 siamo andati a farci timbrare i manifesti, circa 25, pagando una tassa di affissione pari a 34,00€ e stranamente all'ufficio, appena pagata la tassa, ci hanno timbrato i manifesti. Se ne deduche che gli impiegati comunali sappiano bene come fare il loro lavoro. La ciliegina sulla torta arriva con un comunicato del sindaco Spitaleri dove dichiara, in data 27/04:"Sul problema  dell'affissione dei manifesti elettorali mi scuso con i cittadini ripostesi. Lunedì provvederò alla rimozione di tutti i manifesti elettorali affissi fuori dai tabelloni pubblicitari. Grazie del vostro sostegno e un cordiale saluto". Il bello viene quando ci accorgiamo che un operaio comunale sta coprendo i nostri miseri 25 manifesti timbrati adducendo che non lo sono e che questo è l'incarico ricevuto. Grazie signor Sindaco per il rispetto della legge e per come viene fatta rispettare. Avendo in mano prove di quanto stiamo dicendo -con reportage fotografico e dichiarazioni del Sindaco- e sentendoci parte lesa, lunedì RBC avvierà una class action per fare emergere le responsabilità di quanto accaduto e di cosa non è stato fatto. Ad esempio: come mai il cittadino Spitaleri che privatamente pubblicizza la propria candidatura a sindaco non è stato multato ed i suoi manifesti non sono stati coperti? Perchè l'ufficio comunale non ha timbrato più volte i suoi manifesti se dice che lui ha pagato le tasse? Infine chi ha dato l'incarico all'operaio di coprire i manifesti timbrati di RBC? Noi riteniamo che sia il sindaco il responsabile del decoro urbano e del rispetto delle leggi e che questo debba essere fatto attraverso le sue risorse e il personale designato, ed è compito del sindaco verificare che che chi deve vigilare faccia lo faccia bene. Siamo convinti che all'ufficio affissioni lavorino persone competenti e che sanno fare bene il loro lavoro e non è mai accaduto che dopo aver pagato la tassa non avessero timbrato i manifesti, sono lì per questo. Vedremo come andrà a finire... Alleghiamo di seguito qualche foto per far capire l'accaduto.


Salvatore Pennisi  per Riposto Bene Comune
















sabato 27 aprile 2013

Affissione abusiva è una prassi regolare.


Oggi apprendiamo che NON solo non sanno gestire gli attacchini, ma che sembra NON risulti, visivamente parlando, nessuno degli oltre 500 manifesti di Spitaleri con timbro e tassa pagata. Analogamente Caragliano ha ricoperto ogni angolo di questa città di Riposto nella medesima mancanza di rispetto di ogni regola, ma spesso ha il timbro e la tassa pagata. Ma la vera notizia è che sono riusciti a coprire e contestarci i nostri 20 manifesti per la presentazione del sindaco di oggi. Abbiamo riscontrato almeno due manifesti coperti da un'avviso del sindaco per un tema inerente alla questione dei rifiuti. Mi domando perché solo i nostri, visto che sono pochi e messi negli appositi spazi e con relativo timbro. Mi domando chi abbia incaricato quella brava persona che oggi era "incaricato a coprire manifesti abusivi"- lo si apprende dalle sue labbra, ma evidentemente non ha senso tutto ciò. Chi l'ha incaricato? Chi lo pagherà? Perché?
Tutte domande alla quale possiamo rispondere solo con il motto: "Partecipazione e solidarietà", e mai ci venisse in mente di definirlo mero clientelismo.

Concetto Barone


E pensare che quei spazi sono a pagamento per le aziende che vogliono pubblicità e visibilità: vedi AcquaPark!!!


Uno dei nostri 20 manifesti incriminati, e quindi di essere stato coperto casualmente, perchè non aveva la tassa pagata. In realtà la tassa è pagata con tanto di timbro sotto, come è possibile vedere.
 Chissà perchè è coperto solo il nostro e non quello di Spitaleri che NON ha nemmeno il timbro??


 Divieto di affissione? Proprietà privata? PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
 Spitaleri Spitaleri non metti timbro e copri le pensiline? Ami veramente la tua città.
 Dai su coraggio, non hai avuto la punizione che tocca a noi: tu hai l'attacchino?
 OH cavolo...abbiamo pagato la tassa!!!
 Evidentemente qui il muro è autorizzato. Bravo comune di Riposto.
 Loro sul muro, noi Autorizzati.
 Quando non basta un solo manifesto in uno spazio...ma ben 4. Tutti senza timbro e messi in due tempi diversi. Lo si può notare dalla perdita di colore.
 NO timbro loro, NO MOUS noi.
  NO timbro loro, NO MOUS noi.
  NO timbro loro, NO MOUS noi.
  NO timbro loro, NO MOUS noi.
Yeahhh  

martedì 16 aprile 2013

Assicurazione RCA convieni solo ai furbetti

Il nemico numero uno degli italiani sono oggi le assicurazioni auto. La RCA che in Italia vanta di essere vittima di continui raggiri e imbrogli da parte di cittadini truffatori, e giustifica con ciò il continuo aumento. Ma in realtà cosa fanno per prevenire le truffe? Indubbiamente non fanno nulla, secondo le mie esperienze personali.
Pochi anni addietro con un colpo di sole ho avuto un incidente stradale finendo su un muretto (non opportunamente segnalato) su una strada credo Provinciale. In auto eravamo in quattro persone, e quelle dietro si sono evidentemente ammaccate, in particolare uno dei passeggeri perdette conoscenza. Subito allarmati arrivò l'ambulanza e la portò immediatamente in ospedale per controlli. Nulla di grave se non qualche punto di sutura sotto l'occhio, qualche ammaccatura e gonfiori vari. Diversamente l'altro passeggero posteriore non avvertì inizialmente nessuna tipologia di danno o fastidio, tanto è vero che nonostante fosse stato in ospedale non si fece sottoporre a controlli. Passa qualche giorno e ricevo una telefonata dal passeggero che non aveva subito danni apparenti, il quale lamenta qualche fastidio e che evidentemente dovrà fare una serie di terapie e altro.
Io le invitai a procedere, anche con l'assistenza del legale, il quale avevano accennato, ma ciò poco m'importa: guidando io il mezzo era anche mia la responsabilità dei passeggeri.
Sono passati quasi due anni dall'incidente in cui distrussi un automobile da un banale incidente stradale e non ho avuto nessuna chiamata o avviso dalla mia compagnia assicurativa (Lloyd Adriatico gruppo Allianz) per eventuali richieste di risarcimento. Oggi mentre l'intestatario della polizza, io in quel caso ero il conducente, si accinge a rinnovare il contratto assicurativo gli vengono chieste circa 120 euro per la franchigia sull'assicurazione in merito all'incidente sopradescritto, ma mai comunicato. Impensabile che per oltre due anni circa nessuno dall'agenzia assicurativa o nessuno dalla gestione sinistri o non cos'altro del gruppo Allianz abbia avuto il buon senso di avvertirci o di volerci sentire su quanto accadeva. Nemmeno la cortese attenzione di quanto stava succedendo visto che siamo clienti oltre ventennali nella medesima agenzia e gruppo Assicurativo. Sarebbe bastato un fax, una cartolina, un avviso, una telefonata: nulla di nulla in due anni. Ma è legale tutto ciò? E' corretto ed è eticamente giusto? Abbiamo sempre pagato puntualmente, anche per due o tre mezzi nella stessa agenzia e francamente le scuse telefoniche dell'agenzia a me possono solo non fregare. Non so bene come il protocollo agisca, pare che a loro dire di fronte ad una constatazione dei Carabinieri non ci sia bisogno di chiamare il conducente del mezzo o l'intestatario della polizza per procedere ad una richiesta di risarcimento. Quindi chiunque con l'auto in questione avrebbe potuto guidare e causare un incidente e l'intestatario e il conducente abituale l'avrebbero scoperto tra qualche anno? Peggio ancora chiunque poteva chiede un risarcimento in quell'incidente, visto che al momento dell'arrivo dei Carabinieri le due persone che erano andate in ospedale (sopra descritte) non erano presenti al riconoscimento delle forze dell'ordine. Le dinamiche sopra esposte mi hanno fortemente messo in guardia di fronte a questa compagnia assicuratrice, come del resto le altre.
Dimenticavo il fatto che in buona fede io (conducente) e l'altro passeggero non siamo mai andati in ospedale e non abbiamo assolutamente provato ad inscenare nulla di nulla per spillare soldi all'assicurazione, e ivi ripagare i danni al mezzo: per la quale potevamo evidentemente avvalerci di qualche cavillo sulle varie assicurazioni aggiuntive sul mezzo e anche noi riportammo diverse ammaccature e dolori, i quali ancora oggi ci portiamo dietro con conseguenze che non starò qui a discutere. Si evince che ad essere onesti e corretti (ma evidentemente fessi) non ci si guadagna nulla, anzi rischi di perderci. Chissà allora come finirà la pratica bloccata da qualche mese con la Milano Assicurazioni, dove un conducente sbadato è riuscito a salirmi sul tallone d'Achille con la ruota posteriore?  Ad oggi solo confusione attorno alla vicenda, menzogne e numerosissime smentite dalla controparte: in compenso ad oggi ancora vivo i postumi dell'incidente e il portafogli piange le spese mediche sostenute. Sono pronto a scommettermi che usciranno fuori testimonianze false, inventeranno di tutto per negare la verità: come correttamente solitamente avviene.

Concetto Barone


martedì 9 aprile 2013

Pro Loco setta o realtà?

Poche mattine fa, passando da Via Callipoli incrocio con lo sguardo un enorme manifesto: "Zappalà". Trattandosi della facciata della Pro Loco cittadina penso subito ad un gesto di sponsorizzazione del noto marchio caseario della limitrofa Zafferana, che quasi potrebbe rientrare nella mission della Pro Loco (parte riguardante prodotti tipici ed enogastronomici del territorio). Ma inverosimile si tratta di un manifesto elettorale inneggiante l'attuale presidente dell'associazione turistica. Il presidente Salvo Zappalà (attualmente consigliere a Giarre) oramai è un veterano della situazione di Giarre e non si capisce quasi se sia nato prima come consigliere comunale o come presidente della Pro Loco.

La mia indignazione non ha freno, e ivi tirato prontamente quello della mia vettura, scatto una foto ricordo. La foto ritrae il palazzo dove è ospitata la Pro Loco e i due manifesti para-elettorali con Zappalà candidato al consiglio comunale, con al posto della data delle elezioni una serie di rattoppi che non mostrano la data (forse è anni che viene riutilizzata?). Nessun simbolo politico appare, come a indicare che non ha ancora preso una decisione precisa o che non vuole svelarci la sua appartenenza. Indubbiamente ricorre nel manifesto alla titolarità della presidenza della Pro Loco cittadina.

La foto finisce subito sul social network Facebook e si scatena una baraonda di condivisioni, di apprezzamenti e di "Mi Piace", i quali criticano aspramente le scelte di Zappalà e rimarcano la perseveranza al consiglio e il probabile doppio ruolo nelle due professioni: conflitto di interesse? Invito pubblicamente, come fatto su Facebook, a chiedere le dimissioni di Zappalà alla presidenza di una così nobile associazione, quale la Pro Loco, e ivi di poter in tutta serenità correre al neo rinnovo del consiglio comunale. L'invito va esteso anche ai suoi associati al fine di non dare impronta politica all'associazione.


Pro Loco zappaliana - Giarre
Non passano nemmeno 24 ore che giunge una dichiarazione del presidente Zappalà dal profilo Facebook dell'associazione Pro Loco. Nella nota precisa: "E' opportuno evidenziare in premessa che la tanto nobile associazione, da me presieduta, portata ad altissimi livelli con risultati tangibili da tutti riconosciuti, ha sempre operato nell'interesse della collettività e nello spirito di promuovere la città. Detto ciò, a fronte di sterili quanto insignificanti polemiche apparse su Facebook, ad opera di qualche soggetto perditempo, faccio presente che la suddetta Associazione ha sede presso una struttura di mia proprietà, anche se dovrebbe essere il Comune a fornire una sede alla Pro Loco. Questo per non gravare ancora di più le spese già alte dell'Ente. Lo svolgimento del ruolo del Presidente non è remunerato, ma è solo volontariato. Riguardo alla politica, sono sempre stato uno che lavora e non vive di gloria riflessa. All'apertura della nuova Pro Loco, 2001, eravamo solo in 6, oggi contiamo oltre 2 mila soci e il dato, decisamente entusiasmante, si commenta da sè. Purtroppo l'invidia è una brutta carogna. Grazie a tutti per l'attenzione."
Zappalà prova a chiarire

Visto l'esorbitante numero di aderenti mi sembrerà assurdo pensare che per anni il presidente è sempre il medesimo. Come già fatto in tante altre occasioni, chiederò alla Pro Loco di Giarre PUBBLICAMENTE di voler accettare la mia adesione a socio e ivi di poter così sfatare la presunta idea che possa trattarsi di un sistema settario di associazionismo, e sono certo che il presidente protempore (forse) Zappalà non potrà rifiutare.

Parlando per onestà intellettuale, credo che presiedere la Pro Loco ed essere allo stesso tempo consigliere nel medesimo Comune, e vantarsi di titoli e cariche di un'associazione, la quale ogni anno percepisce contributi ed organizza eventi vari e spettacoli (come è giusto che sia) per il medesimo Ente possa chiaramente apparire un evidente "conflitto di interessi" e ivi risultare inqualificabile in materia.


Concetto Barone

lunedì 8 aprile 2013

Giarre non avrá un sindaco ma un portavoce

Giarre non avrá un sindaco ma un portavoce, esordisce così la presentazione del Movimento 5 Stelle a Giarre con il nome di Francesco per la corsa alla poltrona di primo cittadino. Quasi a volere marcare il cambiamento con la medesima semplicità marcata in questi mesi con la scelta di Papa Francesco e l'ironia del nome sembra un simpatico passaggio. La presentazione tenutasi mercoledì ha annunciato il nome di Francesco Spina funzionario della Circumetnea sposato e padre di due figli, giarrese e con una laurea in giurisprudenza. Segue il M5S da quando é nato ed ha subito aderito a Giarre appena si é costituito il gruppo di attivisti. Le parole di Spina sono ben presto chiare: "Non faccio il politico di professione.  Mi ha spinto la voglia di cambiare la società, non possiamo restare a casa e aspettare che il cambiamento lo facciano gli altri" - é quanto espresso dal candidato grillino scelto dal suo gruppo da una attenta valutazione. "In questi giorni abbiamo ricevuto molti curriculum e li stiamo valutando per la presentazione del nostro gruppo di consiglieri e procederemo alla scelta dei due assessori designati"
La chiarezza delle sue parole non lascia fraintendimenti e impressioni di inciucio di alcun tipo con la vecchia politica di Giarre, che in questi giorni è intenta a trovare accordi e misurare/contare voti e nomi. Il programma sarà chiaro e semplice sulla riga di quello nazionale del M5S, ma con un attento interesse ai problemi del territorio, la situazione dei rifiuti in particolare. "Cercheremo di fare una campagna elettorale non espansiva , riducendo al minimo volantinaggio e manifesti per non sporcare ulteriormente la nostra città. Come ben saprete non percepiamo finanziamenti pubblici e li abbiamo respinti"
Francesco Spina portavoce
M5S Giarre
Il portavoce non esclude oggi che possa esserci qualche manifesto con la sua faccia in giro, ma sicuramente sarà scartata l'ipotesi. Chissà invece se Grillo verrà mai a Giarre in questa turnata elettorale di giugno?
Di fronte al disagio sociale in cui siamo immersi da tempo e al risultato elettorale del M5S alle elezioni politiche nazionali ce da ben sperare in un ottimo risultato del gruppo grillino. Assicurano la massima trasparenza dall'interno del palazzo, il quale sarà realmente di vetro questa volta con loro e non esiteranno a trasmettere in streaming i consigli comunali (come già da un pezzo fanno gli attivisti) e gli incontri delle varie commissioni.  Riteniamo fondamentale che la gente sappia e veda ciò che accada all'interno del palazzo e nella propria città. Momentaneamente non è ancora disponibile il curriculum online del portavoce, ma ci assicurano che a breve sarà disponibile, d'altro canto la gestione del sito è seguita solo dagli attivisti volontari.

Concetto Barone

giovedì 4 aprile 2013

Sicilia si paventa voto di scambio


Sono le 23:40 e viene approvato il voto di Scambio in Sicilia. Si ritorna alla doppia preferenza all'ARS di Palermo, dietro direttiva (mai applicata ad oggi in nessuna regione, tranne forse Calabria) del governo nazionale. Crocetta accoglie la proposta di Musumeci e porta avanti la proposta a tutto dire paritevole per favorire uomini e donne nei comuni. In realtà questa modifica potrebbe ben riportarci al voto di scambio, bandito negli ultimi 20 anni dal cambio di norma e ivi meno controllabile. In merito alla ristrettezza dei tempi è stato sancito un solo articolo (vedi sezione di Bilancio non completata). Questo potrebbe sancire la fine con il M5S, dove Cancelleri ha sbraitato la non accettazione di alcune modifiche atte a prevenire voto di scambio.
Chi ha votato? A favore i partiti della maggioranza più il Pdl, il Pid e la lista Musumeci. Astenuto il Partito dei Siciliani. Contrario il Movimento 5 Stelle. In totale i voti a favore sono stati 52, i contrari 18



Concetto Barone

sabato 16 marzo 2013

Mandiamoli a Casa - Giarre: Candidati a Cittadino


Mandiamoli a casa. E' questo il progetto che Giarre merita. La casalinga che si è rotta di vedere la spazzatura a tonnellate e non vuole più fare la differenziata perchè tanto tutto va assieme. Lo studente che vive a Giarre e non vuole andare via. L'operaio che oggi ha paura che l'azienda dove lavora chiuda. Il professionista che non si candida a sindaco, ma si impegna per la città. Il giornalista che ha a cuore il luogo dove è nato e ogni giorno si spende nel bene del territorio. L'insegnante che ogni giorno trasmette un valore per la vita e un maestro di vita. E poi c'è la giovane laureata che vuole realizzare i suoi sogni. Il giovane imprenditore che vuole che la sua città sia dignitosamente libera dalle mafie. L'attivista cittadino che difende i diritti. L'ambientalista storico che lotta per il patrimonio naturale. L'artista che non trova lo spazio per esprimere la sua passione e la sua creatività. Il musicista che nella sua città non trova mai lo spazio giusto. Il dipendente pubblico che soffre il bossing e il mobbing di un sistema di gestione della cosa pubblica come se fosse casa loro. E' questa la gente che può cambiare la città, unita e con impegno costante da sempre, non solo i due mesi di campagna elettorale. Se così non sarà sorbitevi gli stronzi di turno, fatta qualche rara eccezione  di persone che meritano la mia più profonda stima.

Concetto Barone