lunedì 25 febbraio 2013

Pensieri sparsi sulla seduta del Consiglio Comunale del 25/02/2013 che ha approvato il bilancio

Ho assistito al consiglio comunale dello scorso 25 febbraio che ha votato ed approvato il bilancio tra consiglieri comunali assenti, consiglieri che puntano il dito verso il dirigente finanziario per le ingenti spese sostenute dall'ente per il trasferimento degli uffici nel "nuovo palazzo di Città"; che danno la colpa all'amministrazione comunale per il mancato contenimento dei costi; che fanno pensare a degli eccessi operati dal dirigente ma nel contempo lo difendono; che mettendo “puntini sulle i",  denunciano colleghi consiglieri che avrebbero chiesto nel passato favori al dirigente e poi lo screditano; che denunciano di strumentalizzare i precari in quanto assimilati a “merce di scambio”; che si guardano i lavori dalla parte ove è seduto il pubblico; che, rivolgendosi al Sindaco, osservano che certi obiettivi non si sarebbero raggiunti senza l'apporto del Consiglio.  Poi c'è il Sindaco che difende la politica di risanamento di bilancio di 20.000.00,00 di euro asserendo pure che le amministrazioni future ne avranno un beneficio.  Alla fine il bilancio viene approvato con il parere favorevole dei revisori dei conti e con 7 voti favorevoli, 3 contrari ed 1 astenuto (hanno votato 11 su 20 consiglieri). Si affollano pensieri dentro di me: penso alla città di Giarre, al tessuto sociale ed imprenditoriale, alla carenza dei suoi servizi, alla sicurezza, alla sanità,  alla sporcizia di questi giorni e dei mesi scorsi a causa della mancata raccolta dei rifiuti; penso alla cenere vulcanica e alla determina sindacale che assegna i lavori di rimozione preventivando la spesa di 250.000,00 euro; penso alle piogge di questi giorni che stanno intasando le caditoie e all'amministrazione comunale che, nonostante la ricorrenza, non ha saputo / voluto   pianificare una gestione diversa dell'emergenza dotandosi di mezzi propri o acquistandoli in consorzio con altri comuni. Di fronte all'immagine dei nostri amministratori che durante il consiglio hanno osannato l'azione di governo, mi chiedo se davvero l'amministrazione ha fatto bene in questi anni. Di fronte alle numerose carenze sopra descritte prima, la risposta arriva prima di finire la sua formulazione e mi chiedo se la nostra città potrà avere un'amministrazione diversa. La risposta è "SI" condizionato: il futuro passerà dalle urne il prossimo maggio, e dipenderà dalla qualità dei candidati ma soprattutto dai cittadini. I Giarresi riusciranno davvero a comprendere chi veramente seriamente vorrà amministrare questa città oppure crederanno alle fantasiose promesse di gruppi politici?

Armando Castorina

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