Crisi nera nella perla del Mediterraneo: quasi tutti gli hotel più prestigiosi, incluso lo storico San Domenico, resteranno inattivi sino a Pasqua per mancanza di prenotazioni
22/12/2010
PALERMO - Strade quasi deserte e quasi tutti gli hotel a quattro o cinque stelle chiusi a Taormina. "La maggior parte degli alberghi, nella cosiddetta perla del Mediterraneo, soprattutto quelli di categoria superiore sono chiusi per mancanza di richieste e lo rimarranno fino a Pasqua". A renderlo noto il vicepresidente di Federalberghi Sicilia, Nicolò Farruggio.
Fra questi vi è il famoso e lussuoso albergo San Domenico che "nella sua storia non aveva mai chiuso i battenti durante il periodo invernale". Allo stesso modo il grande hotel Timeo. Alcuni albergatori approfittano della sospensione della ricettività per realizzare lavori di manutenzione. "Ciò provocherà anche - rileva la Federalberghi - un risvolto negativo sui livelli occupazionali con la maggior parte del personale che rimarrà disoccupata per tre mesi".
"Le cause di questa crisi sono soprattutto - aggiunge Farruggio - la mancanza di presenze anche di un certo livello. Mancano i cosiddetti vip che hanno preferito altre mete". Il ridotto numero di turisti riguarda in genere "tutta la Sicilia compreso Palermo - prosegue l'associazione di categoria - dove effettivamente questa crisi è più forte soprattutto nelle grandi strutture. Esse sono ulteriormente penalizzate nel dovere intercettare un flusso di turisti di qualità inseriti in un territorio che spesse volte è carente in questo senso".
Secondo l'ultimo rapporto pubblicato da Bankitalia nel 2010 per il terzo anno consecutivo risultano sempre meno i turisti che scelgono la Sicilia con un giro d'affari in flessione nel raffronto con lo stesso periodo del 2009. Nei primi sei mesi dell'anno i turisti italiani, che hanno scelto l'Isola come residenza temporanea, hanno speso 175 milioni di euro, 36 mln in meno rispetto al primo semestre 2009 (211 mln).
Anche l'impatto dei visitatori stranieri fa segnare una performance negativa: una spesa pari a 356 mln, con una riduzione di 26 mln (382 mln nel primo semestre 2009). Sono stati 2,53 milioni i pernottamenti degli italiani nell'isola, 500 mila in meno rispetto al primo semestre dell'anno precedente (3 mln). In questo senso, la Sicilia ha fatto peggio di tutte le altre regioni del Sud, con la Campania che addirittura segna un aumento dei pernottamenti (+900 mila); anche il dato medio del Meridionale, più le due isole, è in crescita di quasi 600 mila pernottamenti. In diminuzione anche i pernottamenti degli stranieri in visita in Sicilia, 5 milioni contro 5,3 milioni, la maggior parte arriva per vacanza (2,3 milioni, 2,1 mln nel 2009).
Fra questi vi è il famoso e lussuoso albergo San Domenico che "nella sua storia non aveva mai chiuso i battenti durante il periodo invernale". Allo stesso modo il grande hotel Timeo. Alcuni albergatori approfittano della sospensione della ricettività per realizzare lavori di manutenzione. "Ciò provocherà anche - rileva la Federalberghi - un risvolto negativo sui livelli occupazionali con la maggior parte del personale che rimarrà disoccupata per tre mesi".
"Le cause di questa crisi sono soprattutto - aggiunge Farruggio - la mancanza di presenze anche di un certo livello. Mancano i cosiddetti vip che hanno preferito altre mete". Il ridotto numero di turisti riguarda in genere "tutta la Sicilia compreso Palermo - prosegue l'associazione di categoria - dove effettivamente questa crisi è più forte soprattutto nelle grandi strutture. Esse sono ulteriormente penalizzate nel dovere intercettare un flusso di turisti di qualità inseriti in un territorio che spesse volte è carente in questo senso".
Secondo l'ultimo rapporto pubblicato da Bankitalia nel 2010 per il terzo anno consecutivo risultano sempre meno i turisti che scelgono la Sicilia con un giro d'affari in flessione nel raffronto con lo stesso periodo del 2009. Nei primi sei mesi dell'anno i turisti italiani, che hanno scelto l'Isola come residenza temporanea, hanno speso 175 milioni di euro, 36 mln in meno rispetto al primo semestre 2009 (211 mln).
Anche l'impatto dei visitatori stranieri fa segnare una performance negativa: una spesa pari a 356 mln, con una riduzione di 26 mln (382 mln nel primo semestre 2009). Sono stati 2,53 milioni i pernottamenti degli italiani nell'isola, 500 mila in meno rispetto al primo semestre dell'anno precedente (3 mln). In questo senso, la Sicilia ha fatto peggio di tutte le altre regioni del Sud, con la Campania che addirittura segna un aumento dei pernottamenti (+900 mila); anche il dato medio del Meridionale, più le due isole, è in crescita di quasi 600 mila pernottamenti. In diminuzione anche i pernottamenti degli stranieri in visita in Sicilia, 5 milioni contro 5,3 milioni, la maggior parte arriva per vacanza (2,3 milioni, 2,1 mln nel 2009).
La Siciliaweb
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