Il premier e il leader leghista nella regione più colpita dalle alluvioni promettono un sostegno già in Finanziaria. Il sindaco di Padova: "Parole vuote". E la folla li contesta. Napolitano: "Disastri ambientali perché non si rispettano le regole". La solidarietà di Baggio
MONTEFORTE D'ALPONE (VERONA) - L'aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sarà "sostanzioso e immediato": è questa la promessa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, giunto questa mattina a Monteforte D'Alpone (Verona), da dove ha iniziato il sopralluogo nei comuni più colpiti dall'ondata di maltempo di questi giorni. Si provvederà ad inserirlo subito nella Finanziaria, spiega Berlusconi. Quanto alla proposta avanzata del governatore Zaia 1, che aveva ipotizzato di trattenere l'acconto Irpef sul territorio in modo da avere fondi immediati, il premier assicura: "Non ce ne sarà bisogno".I soldi ci sono, conferma Bossi, che accompagna il premier nella visita, insieme al capo della Protezione civile Guido Bertolaso ed al governatore del Veneto Luca Zaia. "Con il mio amico Tremonti garantisco io", assicura il leader del Carroccio. "Solo parole", secondo il sindaco di Padova Zanonato, mentre dal presidente della Repubblica arrivano parole pesanti: "C'è il mancato rispetto delle regole alla radice di molti disastri ambientali" sottolinea Giorgio Napolitano. E "ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no".
La visita alle zone colpite. E' partita proprio da uno dei luoghi simbolo della devastazione dell'alluvione - 35 milioni di danni, secondo il Comune, solo a Monteforte - la visita del premier, che si è conclusa a Padova. Un incontro atteso da giorni da sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle categorie economiche, che più volte hanno denunciato in questi giorni di essere stati lasciati soli. "Non sono venuto prima per non disturbare i soccorritori", dice Berlusconi, ma abbiamo già avviato la pratica con l'Europa", che potrà coprire parte dei danni. E lo Stato non si tira indietro, promette: "Domani a Roma la Protezione Civile si incontrerà con il ministro Tremonti e con il governatore del Veneto, Luca Zaia".
Zaia: "I soldi prima qui, poi a Pompei". Zaia si è detto soddisfatto per le rassicurazioni ricevute. Ieri il governatore aveva proposto che il gettito Irpef del Veneto fosse mantenuto nella regione. Oggi chiede di privilegiare l'emergenza maltempo rispetto a quella di Pompei: "I soldi il Governo li deve dare prima al Veneto, poi a Pompei. Si possono fare tutte e due le cose, ma qui abbiamo mezzo milione di persone sott'acqua", ha dichiarato.
Le contestazioni. Il premier loda i veneti, "grande gente", capace di una reazione "vigorosa e immediata". Ma la tensione rimane alta: a Padova un centinaio di manifestanti - giovani dei centri sociali, studenti e precari della ricerca - hanno scandito slogan contro il premier (da "Dimissioni" a "Bunga-bunga") davanti alla Prefettura, dove Berlusconi è arrivato insieme a Bossi, ultima tappa della visita. Ci sono stati scontri con le forze dell'ordine, che hanno sequestrato diversi striscioni. E il primo cittadino della città, Flavio Zanonato, non ha nascosto la sua delusione alla conclusione del vertice: "Impegni pressoché nulli, solo parole vuote. Ha parlato solo Berlusconi - riferisce - e noi no. Si è trattato soltanto di una piccola manifestazione alla quale abbiamo dovuto assistere. Non c'è una misura vera che sia stata annunciata".
Le promesse di Berlusconi non hanno impressionato neppure il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli: "E' solo elemosina", taglia corto. E avanza una proposta: "Il governo rinunci al Ponte sullo Stretto di Messina, che costerà 8 miliardi di euro gettati a mare per affrontare, subito, le criticità più acute casate dal dissesto, non solo aiutando chi ha subito i danni delle alluvioni ma mettendo in sicurezza il territorio italiano su cui insistono oltre 500 mila frane ogni anno".
Per Enrico Letta Berlusconi è in ritardo e la Lega si nasconde. Il vicesegretario del Partito democratico chiede risposte concrete a partire "da una sospensione immediata dei tributi, per non soffocare aziende e famiglie già colpite dall'emergenza". E giudica necessaria "una deroga al Patto di Stabilità per i Comuni delle aree alluvionate".
"Emergenza sottovalutata". Non sono mancate dure polemiche 2 per la sottovalutazione dell'emergenza. E anche oggi in Veneto il maltempo non dà tregua: continua a piovere e a nevicare in quota, oltre i mille metri. Coldiretti avverte: sono 108, in totale, i comuni a rischio alluvione, 41 quelli a rischio frane e 12 quelli in pericolo su entrambi i fronti, mentre le operazioni di soccorso e messa in sicurezza vanno a rilento per l'inclemenza del tempo. Gravissimi i danni alle campagne, dove sono annegati oltre 150mila animali e sono andati persi interi raccolti di tabacco. Compromesse anche le coltivazioni di ortaggi e distrutte serre e fungaie, con perdite incalcolabili: la stima dei danni in totale è di un miliardo di euro.
Baggio: "Divido il World Peace Award con gli alluvionati". "Dividerò il premio che mi verrà consegnato in Giappone con tutta la brava gente della mia terra ferita a morte". Lo dice Roberto Baggio, che nel fine settimana riceverà a Hiroshima 3 il "World Peace Award 2010" assegnatogli da una giuria di Premi Nobel. L'ex campione azzurro ha voluto far sapere che la sua soddisfazione per il riconoscimento è offuscata dalla "calamità che ha colpito il Veneto. Io parto per il Giappone - ha detto - con il cuore in tormento".baggio
(09 novembre 2010)
Repubblicaweb
Nessun commento:
Posta un commento