L'assessore regionale Russo ha firmato il decreto che innalza da 9 mila a 11 mila punti Isee la soglia per la diagnostica ambulatoriale: "Ridotta una disuguaglianza sociale"
PALERMO - È stata innalzata, da 9 mila a 11 mila punti Isee, la soglia massima di esenzione dal costo delle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale. Il decreto, annunciato alla fine dello scorso anno, è stato firmato dall'assessore regionale per la Salute Massimo Russo.
Saranno esentati dal ticket circa i due terzi dei siciliani secondo quanto emerso dalla simulazione che è stata effettuata con gli ultimi dati Istat. Pur con diverse variabili, infatti,
entro i limiti del valore Isee di 11mila sono compresi i soggetti con un reddito annuo di 30.000 euro, casa di proprietà, moglie e due figli a carico.
"L'ampliamento della fascia di esenzione dal ticket è stato reso possibile - si legge in una nota dell'assessorato - grazie al buon andamento dei conti della sanità siciliana che per il 2009 ha fatto registrare un avanzo di gestione di circa 21 milioni di euro e che per il 2010 prevede un saldo attivo di circa 100 milioni di euro".
"Per questo il provvedimento - continua - che comporterà un incremento di circa 40 milioni di euro dei costi a carico del sistema sanitario regionale è stato giudicato sostenibile dagli uffici finanziari". Il ticket riscosso nel 2009, sia da strutture private convenzionate che dalle strutture pubbliche, ammonta a 79 milioni di euro.
"Questo provvedimento - dice l'assessore regionale per la Salute Massimo Russo - permette di ridurre una disuguaglianza sociale nel territorio nazionale. I siciliani finora hanno pagato di più per ottenere le prestazioni cui hanno diritto a causa del deficit provocato dalla dissennata gestione delle precedenti classi dirigenti".
"Insieme alla riduzione delle aliquote Irap e Irpef - continua - l'ampliamento della fascia di esenzione è uno degli effetti della buona amministrazione della sanità che ha permesso di riqualificare il sistema, implementando i servizi, anche grazie alle nuove assunzioni fatte all'insegna della trasparenza con pubblici concorsi e riducendo la spesa".
Nel campo della specialistica "faremo un passo avanti grazie al 'quesito diagnostico' - precisa l'assessore Russo - previsto con un decreto dello scorso anno, che impone al medico, nel compilare la ricetta, di indicare la diagnosi, il livello di priorità clinica e il perchè dell'esame richiesto. Questo per garantire la razionalizzazione dei tempi di attesa".
Saranno esentati dal ticket circa i due terzi dei siciliani secondo quanto emerso dalla simulazione che è stata effettuata con gli ultimi dati Istat. Pur con diverse variabili, infatti,
entro i limiti del valore Isee di 11mila sono compresi i soggetti con un reddito annuo di 30.000 euro, casa di proprietà, moglie e due figli a carico.
"L'ampliamento della fascia di esenzione dal ticket è stato reso possibile - si legge in una nota dell'assessorato - grazie al buon andamento dei conti della sanità siciliana che per il 2009 ha fatto registrare un avanzo di gestione di circa 21 milioni di euro e che per il 2010 prevede un saldo attivo di circa 100 milioni di euro".
"Per questo il provvedimento - continua - che comporterà un incremento di circa 40 milioni di euro dei costi a carico del sistema sanitario regionale è stato giudicato sostenibile dagli uffici finanziari". Il ticket riscosso nel 2009, sia da strutture private convenzionate che dalle strutture pubbliche, ammonta a 79 milioni di euro.
"Questo provvedimento - dice l'assessore regionale per la Salute Massimo Russo - permette di ridurre una disuguaglianza sociale nel territorio nazionale. I siciliani finora hanno pagato di più per ottenere le prestazioni cui hanno diritto a causa del deficit provocato dalla dissennata gestione delle precedenti classi dirigenti".
"Insieme alla riduzione delle aliquote Irap e Irpef - continua - l'ampliamento della fascia di esenzione è uno degli effetti della buona amministrazione della sanità che ha permesso di riqualificare il sistema, implementando i servizi, anche grazie alle nuove assunzioni fatte all'insegna della trasparenza con pubblici concorsi e riducendo la spesa".
Nel campo della specialistica "faremo un passo avanti grazie al 'quesito diagnostico' - precisa l'assessore Russo - previsto con un decreto dello scorso anno, che impone al medico, nel compilare la ricetta, di indicare la diagnosi, il livello di priorità clinica e il perchè dell'esame richiesto. Questo per garantire la razionalizzazione dei tempi di attesa".
La Sicilia Web
Nessun commento:
Posta un commento