martedì 9 novembre 2010

"Peggio della Campania"


Il ministro Prestigiacomo preoccupato per la gestione dei rifiuti in Sicilia. Trituratore rotto a Bellolampo, l'Amia ha avviato un'indagine. La quinta vasca è in esaurimento, ma non ci sono i soldi per la costruzione del sesto invaso: "Servono 30 milioni del Cipe". Nella periferia di Palermo cassonetti stracolmi per il mancato smaltimento



PALERMO - "Temo che la Sicilia finirà peggio della Campania". Questo il pensiero del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, espresso - a margine di un convegno di Federparchi - a proposito della situazione della Regione siciliana per la gestione del ciclo dei rifiuti. "La Sicilia - aggiunge il ministro - è ancora in emergenza e senza un piano vero è messa male. Temo che finirà peggio della Campania".

In generale, osserva però la Prestigiacomo, che dovrebbero essere le Regioni a prendersi in carico la gestione del ciclo dei rifiuti. E mentre questo al Nord, rileva il ministro, avviene anche con buoni risultati, "nel Mezzogiorno siamo assolutamente indietro".

I continui guasti in discarica non fanno altro che aumentare i problemi della raccolta dei rifiuti a Palermo che negli ultimi giorni ha attraversato una nuova emergenza a causa della rottura di un tritovagliatore cioè la macchina che trita i rifiuti prima che vengano abbancati in discarica in modo da ridurne il volume. Su questo nuovo guasto i commissari dell'Amia hanno avviato un'indagine interna, insospettiti dai continui problemi di manutenzione, e hanno intenzione anche di fare uan denucnia in Procura.

Nel weekend la raccolta è stata ridotta del 50% e i rifiuti si sono accumulati fuori dai cassonetti anche nel centro cittadino. Solo tra ieri e oggi gran parte delle eccedenze è stata rimossa, ma in periferia la situazione rimane critica e si moltiplicano le discariche abusive di elettrodomestici e pezzi d'arredamento, spesso abbandonati sui marciapiede. Rifiuti per le strade e cassonetti stracolmi in viale Strasburgo, per le traverse di via Maqueda, vicino l'università, ma anche vicino piazza Indipendenza e nella zona Oreto, mentre la discarica abusiva in piazzale Giotto (sequestrata dall'autorità giudiziaria) continua a espandersi con l'arrivo di "nuovi" computer, scaldabagni, televisori, videoregistratori e divani.

Soprattutto in queste zone, dove ancora non è partita la raccolta differenziata, molti cittadini delle zone centrali vanno a gettare i rifiuti organici e altri tipi di immondizia che non vogliono tenere a casa, potendola conferire solo in alcuni giorni della settimana.

L'Amia assicura che la situazione tornerà presto normale anche grazie alla messa in funzione del trituratore a noleggio. Il "Mammut", questo il nome della macchina, è in grado di triturare mille tonnellate al giorno, mentre l'apparecchio rotto, quella della Unieco, ne lavora 500 al giorno. Il trituratore Unieco dovrebbe comunque essere riparato entro domani, il pezzo rotto è arrivato dalla Germania e i tecnici sono al lavoro.

Un terzo trituratore, quello vecchio dell'Amia, è ancora al lavoro ma con ritmi molto ridotti. Una soluzione definitiva dovrebbe arrivare con l'acquisto di una macchina nuova che andrà in gara il 23 novembre ed è pronto anche il progetto per l'impianto di selezione dei rifiuti che dovrebbe essere attivo entro il 2011. Un altro problema da risolvere è la capienza della quinta vasca a Bellolampo, che fra poco sarà esaurita. Entro l'anno dovrebbe essere pronta la "sella" con un ulteriore capacità di conferimento che dovrebbe durare sei mesi.

Mancano ancora le autorizzazioni, invece, per la sesta vasca ma, soprattutto, mancano i soldi. "Il Comune non ha rispettato gli impegni - dice l'Amia - e mancano i 30 milioni di euro che dovevano arrivare dal Cipe. Anche la Regione aveva promesso dieci milioni di euro per risolvere l'emergenza percolato, ma ancora non si è visto nulla. Per non parlare degli 80 milioni che ancora aspettiamo dagli altri Comuni per il conferimento dei rifiuti. Per queste amministrazioni la Regione si doveva attivare per il finanziamento dei debiti, ma la situazione sembra essere ferma".

09/11/2010

La Sicilia web

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